Play Ethic – Giochi di Ruolo per il Sociale è un workshop con l’obiettivo di esplorare le potenzialità dello strumento gioco di ruolo a fini educativi, per sensibilizzare su tematiche sociali. L’associazione dietro il progetto è Altera Cultura Torino, grazie all’idea e il lavoro di Marco Viola, che ringraziamo infinitamente – e dal momento che il primo evento, lo scorso 25 febbraio, ha sbancato, ne sentirete parlare ancora. Si sta già organizzando per ripetere l’iniziativa: la prossima data è l’8 Aprile, sempre a Torino – ma in seguito ci saranno giornate in altre città.
Anche l’organizzazione di beneficienza All You Can Play For Charity, creata con la collaborazione della D&D Adventurers League di Milano e la Lega Italiana Lotta ai Tumori di Milano, di cui parliamo qui, ha partecipato all’iniziativa.
Compie 50 anni Sapientino che, per intere generazioni di bambini, è molto più di un gioco. L’idea venne nel 1967 a Mario Clementoni, l’industriale maceratese che lavorava in un’azienda di strumenti musicali a Pesaro e che decise di mettersi in proprio, inventando un nuovo segmento di mercato, in una fase storica in cui l’industria italiana guardava con interesse soprattutto ai beni di prima necessità per colmare le difficoltà del periodo post bellico. Ricorda oggi il figlio Giovanni, ceo dell’azienda: «L’intuizione fu di pensare che attraverso il gioco il bambino potesse essere aiutato nel suo percorso di crescita».
Periodicamente ritorna la polemica contro la letteratura fantasy. Una decina d’anni fa Piergiorgio Odifreddi, commentando le cattive prestazioni degli studenti italiani nel campo della matematica, attribuiva i risultati negativi anche a una eccessiva diffusione tra i giovani di testi come Il Signore degli Anelli e Harry Potter. Edoardo Boncinelli, su «La Lettura» del 25 giugno, ha ripreso l’argomento, trovando un nesso tra il fantasy e «il dilagare del ricorso alle medicine alternative di tutti i tipi o di metodi di cura fai da te», senza dimenticare l’ «imperversare del complottismo come base di spiegazione degli eventi più diversi». Sono quindi costretto, ancora una volta, a prendere posizione e ripetermi: niente di più sbagliato.