rebuild the world
articoli e suggestioni per guardare con occhi nuovi la tecnologia umana
Tecnologie e idee che sembrano innovative ma che non lo sono!
Tecnologie e idee che sembrano del futuro ma sono qui oggi!
Un algoritmo che è in grado di prevedere i reati predatoricome rapine, furti, truffe, scippi e molto altro, ore prima che avvengano. Un sistema che mostra la mappa della città, dei cerchi che indicano i reati che avverranno in una determinata strada a una determinata ora, con tanto di alertper i poliziotti sui loro smartphone tramite l’app dedicata.
Il bimbo è nato senza un braccio, la mamma racconta la sua storia su Facebook. «Mamma, posso tenerla?»
Giulio ha tre anni ed è nato senza una parte del braccio destro. La sua storia, mamma Samuela Sarda la racconta in una pagina Facebook «Giulio e l’Agenesia del Braccio».
Il «pony» italiano, opera della società milanese e-Novia, consegna il riso a casa degli sfollati dopo lo tsunami del 2011, a Fukushima per conto delle Poste giapponesi, ha di recente effettuato i primi test nella prefettura di Fukushima, tra le case costruite per gli sfollati dello tsunami del marzo 2011.
«Supera da solo buche e lavori in corso»
Play Ethic – Giochi di Ruolo per il Sociale è un workshop con l’obiettivo di esplorare le potenzialità dello strumento gioco di ruolo a fini educativi, per sensibilizzare su tematiche sociali. L’associazione dietro il progetto è Altera Cultura Torino, grazie all’idea e il lavoro di Marco Viola, che ringraziamo infinitamente – e dal momento che il primo evento, lo scorso 25 febbraio, ha sbancato, ne sentirete parlare ancora. Si sta già organizzando per ripetere l’iniziativa: la prossima data è l’8 Aprile, sempre a Torino – ma in seguito ci saranno giornate in altre città.
Anche l’organizzazione di beneficienza All You Can Play For Charity, creata con la collaborazione della D&D Adventurers League di Milano e la Lega Italiana Lotta ai Tumori di Milano, di cui parliamo qui, ha partecipato all’iniziativa.
Compie 50 anni Sapientino che, per intere generazioni di bambini, è molto più di un gioco. L’idea venne nel 1967 a Mario Clementoni, l’industriale maceratese che lavorava in un’azienda di strumenti musicali a Pesaro e che decise di mettersi in proprio, inventando un nuovo segmento di mercato, in una fase storica in cui l’industria italiana guardava con interesse soprattutto ai beni di prima necessità per colmare le difficoltà del periodo post bellico. Ricorda oggi il figlio Giovanni, ceo dell’azienda: «L’intuizione fu di pensare che attraverso il gioco il bambino potesse essere aiutato nel suo percorso di crescita».
Periodicamente ritorna la polemica contro la letteratura fantasy. Una decina d’anni fa Piergiorgio Odifreddi, commentando le cattive prestazioni degli studenti italiani nel campo della matematica, attribuiva i risultati negativi anche a una eccessiva diffusione tra i giovani di testi come Il Signore degli Anelli e Harry Potter. Edoardo Boncinelli, su «La Lettura» del 25 giugno, ha ripreso l’argomento, trovando un nesso tra il fantasy e «il dilagare del ricorso alle medicine alternative di tutti i tipi o di metodi di cura fai da te», senza dimenticare l’ «imperversare del complottismo come base di spiegazione degli eventi più diversi». Sono quindi costretto, ancora una volta, a prendere posizione e ripetermi: niente di più sbagliato.